martedì 8 maggio 2012

Un fiocco per sognare

Non vado matta per la Primavera, ma i colori del titolo che vi propongo oggi, mi ispirano molto. Tinte sfarzose e frizzanti, proprio come l'immagine qui sotto ;)

Non ditemi che non l'avete mai vista, non vi crederei... oppure riterrei il periodo della vostra infanzia molto simile a quella di un alienato.
A parte gli scherzi, mi rendo conto che non tutti alle elementari erano capaci di recitare a memoria la guida tv dei programmi d'animazione. Se vi steste chiedendo chi è la creaturina soggetto di questo post (no, non è Alexis Bledel, che ho scelto per l'energia primaverile e dolce che emana questa foto), ebbene è Hime-chan no ribbon, conosciuta ai più per la serie animata 'Un fiocco per sognare, un fiocco per cambiare'.


Dalla matita di Megumi Mizusawa, in 6 bunko datati 1990, questa è la storia fresca e vivace di una ragazzina nel pieno periodo dell'adolescenza. Al di la di amori ed amicizie, il rapporto che la piccola Himeko instaura con sé stessa, è molto meno pimpante ed emozionante del suo relazionarsi con gli altri. Hime-chan gioca a calcio con gli amici maschi, porta i capelli corti, veste come un ometto e ha un carattere molto franco e socievole... Insomma, è ben lungi dall'essere la ragazzina timida e a modo, dall'aspetto grazioso, come lo è sua sorella maggiore. Ed è proprio la sorellona, l'oggetto di ammirazione e stima di Hime-chan. Pur non provando mai ad imitarla, vorrebbe trasferire la sua vita nell'immagine di una ragazza femminile... pur non provando mai realmente a cambiare!
Dal giorno in cui la sosia di Hime-chan, Erika, giunge dal paese della magia al nostro, la vita della nostra scapestrata protagonista si trova a correre a velocità accelerata. Erika da vita al suo amico-peluche di infanzia e le dona un fiocco in grado di trasformarla in chiunque lei voglia. E' presto detto che un'arma così potente sulla testolina bionda della nostra giovane amica, la conduca a mirabolanti malintesi, viaggi nel tempo, scambi di identità, incantesimi da spezzare, e chi più ne ha più ne metta.

Se vi stesse affacciando al mondo dei fumetti - precisamente dei manga - e siete nostalgici e in cerca di una lettura dolce, sognante, ma soprattutto fresca come la primavera, questi sei volumi ve li consiglio caldamente. Una storia di affetti e di magia, con personaggi teneri e pasticcioni, fatta di piccole risate e momenti che fanno strizzare gli occhi. Per quanto le avventure riguardino dei ragazzi di scuola media, non si presentano mai in maniera banale, artefatta o noiosa. E' davvero un ottimo titolo, giunto in ritardo in Italia... ma meglio tardi che mai! Il formato è davvero una chicca: piccolo, rosa, ben confezionato con sovraccoperta e carta lucida, disegni chiari, simpatici e tondeggianti.

2 commenti:

  1. che mi hai fatto ricordareeee!! lo adoravo! sia il cartone che il manga, Dai-Dai era il mio amore x3
    mi è piaciuto più il finale del manga rispetto al cartone, più defiinitivo *_* però il cartone è un pezzo della mia infanzia, mamma mia *-*

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    Risposte
    1. Forza forza, vai vai... JUMP!
      E' una bella serie. Immaginavo di annoiarmici un po visto il target, e invece l'ho trovata molto più interessante di altri shoujo "per ragazze", che invece presentano cliché e protagoniste insipide a palate xP

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