mercoledì 12 settembre 2012

30 giorni insieme, #28

Giungiamo lentamente agli sgoccioli della rubrica. Vi ricordo ancora la nuova pagina facebook, e la sua socia. Detto ciò, stasera proseguiamo con un doppio post. Abbandoniamo per un attimo il mondo della musica (misto a poesia nel caso di Ligabue) e parliamo di uno scrittore noto al mondo della letteratura contemporanea.
Carlos Ruiz Zafón è uno scrittore spagnolo che esordisce nel 1993 con Il principe della nebbia.
Ma conquista un più ampio pubblico nel 2001 con L'ombra del vento, allargando la sua fetta di lettori abbracciando un genere decisamente più adulto.
La trama nel senso generale ha ottime basi, decisamente affascinanti. 
Il Cimitero dei Libri Dimenticati. Uno scrittore misterioso. Un ragazzo in cerca di risposte.
Il tutto è raccontato mantenendo comunque il contatto con la realtà e la concretezza della vita del protagonista adolescente, Daniel. Attraverso di lui impariamo a scorgere la sua crescita interiore e il senso d'angoscia («L'ansia è la ruggine dell'anima.») tipico di un'età non propriamente facile - e non lo aiuta nemmeno la sua indole che lo porta in contro a circostanze da evitare.
Il talentuoso Zafon ha una una scrittura amabile, ammaliante. Parla di un po di tutto, comprese le sensazione dell'anima, che descrive con acutezza, in poche parole che giungono come uno schiaffo in pieno viso.
Devo ammettere che della storia in sé, ho meglio apprezzato alcuni aneddoti o aforismi, insomma, più del contenuto ne ho amato la forma.

Una menzione speciale la merita l'edizione, edita dalla Mondadori,
che vede numerose varianti, tutte molto pratiche ed economiche, oltre che ben fatte.

- Edizione: 5
- Contenuto: 4
- Forma espressiva: 4
- Prezzo: 5
Giudizio Finale: 4.5 /5

2 commenti:

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