venerdì 14 settembre 2012

30 giorni insieme, #30

La prima volta che ho incontro una poesia di Rainer Maria Rilke è stato attraverso il romanzo La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo (a proposito, consigliatissimo!). Egli è un poeta e scrittore austriaco degli anni a cavallo tra il 19° e 20° secolo. Senza tirarvela per le lunghe, vi dico che quest'uomo ha viaggiato molto, e tra gli impegni a teatro si è ritagliato un proprio spazio all'interno della storia della poesia. Nelle sue tematiche è importante dirvi che cerca di distanziarsi dai concetti teologici, preferendo ad essi una ricerca scientifica della verità. Ciò non va inteso come una nota di demerito. La penna di Rilke non manca di qualità, come noterete qui, in un pezzetto di lui. Spero vi piaccia.


A Lou Andreas-Salomé
Non posso ricordare. Ma quei momenti
puri dureranno in me come
in fondo a un vaso troppo pieno.
Non penso a te, ma sono per amore tuo
e questo mi dà forza.
Non ti invento nei luoghi
che adesso senza te non hanno senso.
Il tuo non esserci
è già caldo di te, ed è più vero,
più del tuo mancarmi. La nostalgia
spesso non distingue. Perché
cercare allora se il tuo influsso
già sento su di me lieve
come un raggio di luna alla finestra.

*** -Si chiudono così i 30 giorni assieme- ***

Sii paziente verso tutto ciò
che è irrisolto nel tuo cuore e...
cerca di amare le domande, che sono simili a
stanze chiuse a chiave e a libri scritti
in una lingua straniera.
Non cercare ora le risposte che possono esserti date
poichè non saresti capace di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa. Vivere le domande ora.
Forse ti sarà dato, senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano
giorno in cui avrai la risposta.


1 commento:

  1. Sono mai stato in un attimo che non fosse questo?Alessandro Baricco

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