Diamoci un taglio ai consigli da 10 e lode (o meglio, 5 su 5). Oggi inizio la rubrica con una lettura che non mi è andata proprio a genio. Nonostante il titolo,
La bella estate del Premio Strega
Cesare Pavese, narra di un'estate tutt'altro che bella e spensierata. Mi rendo conto che sono attratta da racconti deprimenti, cupi e tristi, ma a tutto c'è un limite, e questo libro l'ha superato. Nonostante i miei gusti siano propensi a letture di storie un po polverose, vecchie, inafferrabili, quasi inconcludenti, che mostrano il volto triste dell'essere umano, in questa lettura è tutto troppo vacuo, esasperato, e lo si legge con distacco, con noia nella sua perpetua descrizione dell'ambiente circostante e la sua continua negatività... Uffa!
Eppure, Pavese di belle citazioni ne ha partorite eh, pur avendo una natura sprezzante su ogni cosa.
"Sei sì o no persuaso che lo stato dell'uomo è la debolezza? Come puoi sollevarti se prima non precipiti?" (Il diavolo sulle colline)
- Edizione:
3
- Contenuto:
1
- Forma espressiva:
2
- Prezzo:
4
Giudizio Finale: 2 /5
Nessun commento:
Posta un commento