sabato 11 agosto 2012

30 giorni insieme, #15


Amabili resti. Alice Sebold. Trasposizione cinematografica con Saoirse Ronan, Rachel Weisz, e in un ruolo marginale Susan Sarandon. Regia di Peter Jackson (Il signore degli anelli, ndr).
Si presenta bene eh? Attualmente è sul comò di mia madre, io lo lessi una settimana prima che il film calcasse le sale cinematografiche italiane. L'inizio è ormai noto a tutti. Susie Salmon è una ragazzina che narra in prima persona, senza girarci attorno, il giorno della sua morte. Come se i suoi occhi si staccassero dal suo corpo violentato e fatto a pezzi, lei racconta con distacco l'avvenimento più prepotente della sua vita, un avvenimento che non vedrà mai propriamente la luce. Inizia così il racconto, sempre dagli occhi di lei, che spia la famiglia e le conseguenze della sua tragica scomparsa. Pezzo per pezzo, indizio per indizio, scontri in famiglia e strade che si dividono... questo e molto altro accade alla famiglia di Susie. La stessa Susie che nel narrare il racconto va indietro con la mente, ai ricordi di una vita felice - come essa era prima che qualcuno minacciasse la sua esistenza.
Ma qual'è il senso di questo racconto?
Quando si arresterà lo sguardo che pone sulla famiglia, che la veglia e la osserva senza poterne interferire?
 Fino a che punto assisterà a tutto ciò? 
Riprenderà mai una forma, anche solo per un attimo?
Lo lascio scoprire a voi. E vi anticipo (in maniera criptata) che il finale è privo di materialità. Non è una storia di vendetta, per quanto la rabbia salga su al cervello e ti fa venir voglia di urlare al colpevole. L'unica e ultima cosa che conta, è vivere quel po che puoi e che non ti era stato concesso.


- Edizione: 4
- Contenuto: 5
- Forma espressiva: 5
- Prezzo: 4
Giudizio Finale: 4.5 /5

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...